Uccelli Rapaci.

Aquila delle scimmie

Condividi pinterest instagram pinterest email facebook pinterest

inav

VITA DEGLI ANIMALI - UCCELLI - RAPACI

FALCO GIOCOLIERE (Terathopius ecaudatus)

I modi singolarissimi attraverso i quali si spiega il volo di questi uccelli hanno loro pienamente meritato il nome di giocolieri e anche quello di «scimmie celesti» usato dagli abissini. Essi si abbandonano nell'aria a tutte le più sorprendenti bizzarrie: giuocano, caracollano, si agitano, spesso alzano le ali molto al di sopra del corpo e le tengono per alcuni istanti immobili, per poi batterle così violentemente che il loro rumore è avvertibile anche a ragguardevole distanza, oppure le battono assieme rabbiosamente, piombando poi per lunghi tratti verso il suolo come se nel colpo se le fossero spezzate.

Posato, il Falco Giocoliere è tranquillo e silenzioso per quanto si mostra irrequieto quando è in volo. Più che elegante, appare strano per l'abitudine curiosa di gonfiare le penne al punto da assomigliare ad una palla, o di allargarle in tutta la loro ampiezza, scuotendo il capo con estrema violenza. Le più svariate credenze e leggende si sono diffuse sul suo conto tra le popolazioni africane, in conseguenza della stranezza del suo aspetto e del suo comportamento: secondo alcuni la sua ombra è apportatrice di disgrazia, ed altri lo considerano al contrario altamente benefico, perché ritengono che trasporti da lontano erbe e radici salutari. In realtà, tutto quel che reca nel becco è qualche serpente nel periodo dell'allevamento della prole, perché grandi e piccini di questa specie hanno per i rettili una particolare predilezione, al punto da andarli a cercare in condizioni anche molto pericolose. Così, ad esempio, quando per autocombustione o per qualsiasi altro motivo si verifichi nelle steppe un incendio, lo si vede accorrere immediatamente e percorrere all'intorno il limite delle fiamme, sfidando il fuoco e ii fumo soffocante per raccogliere i rettili in fuga. Si nutre anche di lucertole, piccoli mammiferi e giovani struzzi, e piomba come l'avvoltoio sulle carcasse di animali morti.

Durante il periodo della siccità dà mano alla costruzione del nido: in questo periodo la caccia ai serpenti è molto agevolata dalla mancanza delle alte erbe tra le quali i rettili possono, in primavera, trovare sicuro rifugio.

In prigionia si addomestica a tal punto che è possibile scherzare con lui come si fa coi pappagalli, ed è contentissimo quando il padrone gli accarezza le piume del collo, tollerante con i vicini di prigionia e silenzioso, a differenza di quando è in libertà e, durante il volo, emette frequentissimo un grido rauco e stridente. Per l'uomo il problema di tenerlo in vita non è molto complicato, poiché si abitua facilmente alla novità dell'ambiente e della condizione, è agevole da mantenere e non soffre dei cambiamenti di clima: purché la temperatura non sia troppo rigida, lo si può tenere all'aperto anche d'inverno. Si abitua al cibo ordinario dei rapaci, la carne cruda, e mostra modestissime esigenze. Senza dubbio, è il più piacevole fra i suoi affini.

... continua a leggere ...

inav

-^

19 Lug. 2025 6:21:45 am

disclaim ^up^ down home

Web Trapanese eXTReMe Tracker
Web Trapanese free counters

gbm w3c

Copyright (c) 2002-20 trapaninfo.it TP Comuni